Home » Blog » Se ne va la direttrice dell'Agid. E le politiche digitali italiane continuano a impantanarsi
29/03/2015
[di Maurizio Boscarol]
Alessandra Poggiani si è dimessa dalla direzione dell’Agid, l’Agenzia per l’Italia Digitale, l’ente che ha il delicato compito di coordinare e attuare gli obiettivi dell’Agenda Digitale Europea.
La ringraziamo per la scelta di tempo: ancora qualche giorno e avremmo pensato ad un pesce d’aprile. Era infatti in carica da meno di un anno (scorsa estate).
Rassicurati dalla serietà della decisione, ci chiediamo che fine faranno i progetti – piuttosto importanti – come quello di un portale del cittadino, che avrebbe dovuto essere centrale per la strategia governativa, in partenza in questi mesi.
Magari l’Agid è come il Belgio, che senza governo ottiene risultati ancora migliori. Ma magari no. E i recenti passaggi governativi sul digitale sono purtroppo costellati di figuracce, e altre se ne paventano:
Il sospetto di una fuga tattica viene. Ma sono certamente retropensieri.
Si vocifera da tempo di un “accentramento” di alcune delle funzioni dell’Agid a Palazzo Chigi. Sarà un bene? Sarà un male? Saranno solo voci?
Qualunque cosa sia, l’Agenda Digitale italiana ha da tempo bisogno di un deciso restart. O forse anche solo di uno start, visti i magri risultati. Ma anche di una consapevolezza: non ci possono essere restart eterni. A furia di cambiare strategia, direttori, allenatori, si rischia di aspettare una vita a infilare il prossimo triplete.
Specie se un triplete, poi, non lo si è nemmeno mai ottenuto…
Tag: agenda digitale
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